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La donna è natura

  • Immagine del redattore: Raffaele Bulgarelli
    Raffaele Bulgarelli
  • 8 mar 2017
  • Tempo di lettura: 4 min

Aggiornamento: 8 nov 2019


Con questo post non parlerò delle donne che lavoravano in fabbrica, e nemmeno delle showgirl tanto acclamate sulle riviste, se pensate che il mio pensiero ora si rivolga alle fashion blogger o protagoniste dei social state sbagliando di nuovo, ciò di cui voglio parlarvi lo troverete sfogliando un qualsiasi libro d'arte o alzando gli occhi dallo schermo e osservando la donna al vostro fianco, la donna che lavora con voi, la donna che sta in cucina o che in questo momento vi scriverà su whats up, la donna che sarà ma ora semplicemente vi chiede di giocare con lei e le sue bambole.

Se si prende in mano un libro d'arte si potrà notare come fin dall'antichità al centro di opere, imperi, sogni e desideri, motivazioni e viaggi ci siano loro le donne.

In ognuna di loro un mondo di fascino e bellezza, ognuna a modo proprio, anche quando non rispettano i canoni classici di bellezza una donna avrà un'arma in più per sedurre un uomo o farsi strada nel mondo, e questo è intrinseco dell'essere donna. Da Cleopatra alla de Lempicka, la bellezza non era la loro forza, ma un potere sprigionato tramite la personalità che conquistava imperatore e tombeur de femmes ( Giulio Cesare e D'Annunzio rendon l'idea).

Se poi andiamo nell'arte delle figure religiose le donne che possono venirci in mente sono due, Eva e il suo peccato, ma preferisco soffermarmi sulla figura di madre per eccellenza, la Madonna. Eterea, angelica, ma al tempo stesso così terrena. Come solo le madri san fare, sempre alla giusta distanza dai figli per accudire e tendere la mano nel momento del bisogno ma pronte a restare sulla loro posizione pontificare e giudicare nel momento del figlio colto in fallo. Si possono citare Tiepolo e Leonardo, Raffaello e Munch, oppure le meno conosciute del Sassoferrato o di Antonello da Messina, opere straordinare di una carica emotiva immensa di questa donna che (così si narra) si è fatta carico di un fardello che solo le donne possono capire nel momento in cui danno la vita.

E non sia mai che io mi fermi a pensare alla donna come madre, le donne sono lavoro, tanto lavoro, instancabili per anni ad accudire casa, ed ora col '900 ardua concorrenza per noi maschietti anche dietro le porte degli uffici e meno male direi. Donne ritratte come tate e bambinaie, cuoche, lavoratrici nei campi, lavoratrici in fabbrica anche se ad oggi il ritritato è demodè le foto da copertina di personaggi come Rita Levi Montalcini, Margherita Hach, Samantha Cristoferetti e Bebe Vio sono la sentenza dell'intelletto femminile. E chissà che proprio in questa era non si scopra che davvero solo loro sanno fare due cose contemporaneamente...

La giovane donna, ragazza dai modi gentili, cammina e svolge le sue mansioni durante una qualsiasi giornata e tra mille persone il suo sguardo ne incrocia solo uno, e li accade qualcosa di inaspettato, i pensieri di uomo vanno in confusione e non gli rimane che fissare su tela quello sguardo, quel dolce sorriso che muoverà per molto la sua passione, la fiamma dell’ispirazione. Le musa ispiratrice di molti pittori la potremmo descrivere in una bella giovane, pura e casta, direi quasi ingenua, che si lascia guardare e dipingere, inconsapevole della forza che trasmette alla mano dell’artista. Si possono ricordare la fornarina di Raffaello, Simonetta per botticelli, Jeanne per Modigliani… e così via via per molti, perché l’amore di una donna smuova l’uomo a cose impensabili, forse questo è il vero senso della frase “dietro un grande uomo c’è una grande donna…” , l’amore e le passioni sono forze incontrollabili che danno forza anche nelle notti più buie, per questo serve al proprio fianco una donna.

Non nascondiamoci davanti belle parole ed elogi, la donna è anche sensualità, piacere e seduzione. L’arte, ma ancor più la vita stessa, ci insegna questo. Corpi sinuosi dipinti su tela, di giorno e di notte, all’aperto o in camere da letto poca importa, dettagli del viso, occhi, bocca o parti più scabrose non cambia, la donna è desiderio e passione. Da D’Annunzio a Caravaggio e molti altri uomini famosi, come tutti gli altri civili, si lasciano trasportare tra le loro braccia, che sian pin-up anni ’50 che finivano ritratte su camion e corpi di militari o che sian donne di case chiuse della Belle Époque, son sempre loro a entrare nei nostri pensieri.

Giochi di sguardi, ammiccamenti, gesti del corpo, con le mani passate tra i capelli, i sorrisi al momento giusto, una frase lasciata a metà, tutto giocherà sempre a loro favore, bugiardo chi dirà il contrario, il manico del coltello è dalla loro parte, e volenti o no sapranno tenerci in bilico su questo rasoio sempre, a tac il colpo giusto, preciso, furbo, affilato, tagliente lo metteranno quando vogliono… loro.

E così con questo mio personale viaggio tra le donne dell’arte, come Virgil nella sua stanza di ritratti femminili nel film “la miglior offerta”, concludo che la donna è davvero qualcosa di meraviglioso, nel suo sviluppo di vita da figlia a giovane, da donna a madre. E’ veramente un mistero come in ognuna di loro si celino sfaccettature, volti e sfumature incredibili, che visivamente solo il cielo all’alba o al tramonto può riproporre, per questo ritengo che la donna sia essenza e parte integrante della natura, quella che quando guardi ti lascia lì a pensare a quanto sia bella e sensuale, dolce e madre, spietata e furba, tutto assieme come la donna.

Ella appariva, così, la donna di delizia, il forte e delicato strumento di piacere, l'animale voluttuario e magnifico destinato a illustrare una mensa, a rallegrare un letto, a suscitare le fantasie ambigue d'una lussuria estetica. Ella così appariva nello splendore massimo della sua animalità: lieta, irrequieta, pieghevole, morbida, crudele.

cit. Gabriele D'Annunzio

dedicato a Laura


 
 
 

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Blog di: Raffaele Bulgarelli
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